Partite Iva, tasse rinviate per tutti questi lavoratori: chi sono gli inclusi

Buone notizie per i lavoratori con Partita IVA: il pagamento di alcune tasse è stato rinviato di qualche mese, ecco gli interessati. 

I lavoratori autonomi che possiedono la Partita IVA sanno bene che il loro anno è scandito da alcune date ben precise, quelle in cui devono versare i contributi e pagare le tasse previste dal loro regime fiscale. La fine di novembre è uno di quei momenti. È in questo mese che i lavoratori autonomi di questa categoria devono effettuare il pagamento della seconda rata dell’acconto dell’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche).

rinvio tasse partita iva novembre 2023
Buone notizie per i lavoratori autonomi: la scadenza per il pagamento di alcune tasse è rimandato – thefrontpage.it

L’importo dell’acconto viene calcolato in base al reddito dell’anno precedente e alle aliquote previste dalla legge e la scadenza per il pagamento è generalmente il 30 novembre. Quest’anno, però, ci sono buone notizie per questi lavoratori: sarà possibile rinviare il pagamento di qualche mese.

Buone notizie per i lavoratori con Partita IVA

Quest’anno, in via del tutto eccezionale, il governo ha previsto la possibilità di pagare le tasse dovute anche in un momento successivo rispetto al 30 novembre. Il provvedimento riguarda per tutti i lavoratori autonomi e gli imprenditori che nel 2022 hanno fatturato compensi fino a 170 mila euro.

Questo significa che l’agevolazione potrà essere sfruttata anche da tutte le persone che in questo momento hanno una Partita IVA con regime forfettario. Dato che questo tipo di regime è riservato solo a chi fattura cifre inferiori agli 85 mila euro, tutti i regimi forfettari sono automaticamente compresi nel bacino di lavoratori che potranno sfruttare la misura.

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I lavoratori con Partita IVA che hanno difficoltà a pagare le tasse possono usufruire di questa nuova, conveniente misura – thefrontpage.it

Secondo le stime, i professionisti che potranno beneficiare del rinvio dell’acconto saranno circa 1,2 milioni. La nuova scadenza è prevista per il 16 gennaio 2024 e, come sempre, è previsto che la somma possa essere dilazionata in cinque rate. Questo significa che, chi sceglierà la rateizzazione, verserà il corrispettivo nelle date del 16 gennaio, 16 febbraio, 18 marzo (il 16 è sabato), 16 aprile e 16 maggio.

Questa nuova modalità di pagamento, secondo gli analisti, ha il potenziale di aiutare tutti i lavoratori autonomi in difficoltà. Tra le spese che crescono e i clienti che pagano in ritardo, molti lavoratori con Partita IVA sono spesso costretti a chiedere prestiti per pagare le tasse. In alternativa, c’è anche chi sceglie di ricorrere al “ravvedimento operoso“, una possibilità prevista dalla normativa fiscale italiana per sanare eventuali ritardi o omissioni nel pagamento delle imposte.

Questa misura consente al contribuente di regolarizzare la propria posizione fiscale pagando una sanzione ridotta rispetto a quella prevista per il ritardo o l’omissione. Secondo gli analisti, la nuova rateazione prevista dal decreto Anticipi è conveniente anche rispetto al “ravvedimento operoso, visto che in questo modo si possono evitare del tutto le sanzioni.

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