Marche di tè con pesticidi vietati e glifosato, è allarme per la salute: a rischio la tradizionale pausa delle 17:00 tra amici.
La notizia ha dell’incredibile e ha sconvolto il mondo intero. Incriminati, infatti, sono alcune marche vendute in ogni parte del mondo e assai note. Sono milioni i suoi consumatori. Tantissime le persone che almeno una volta al giorno, se non di più, gustavano uno di questi tè caldi pensando di fare del bene al proprio organismo.
Venduti come benefici per la salute, si scopre che alcuni contengono delle sostanze nocive per il corpo umano. A rivelarlo è stata un’indagine de “Il Salvagente“: il leader nei Test di laboratorio contro le truffe ai consumatori. Lo studio riguarda 14 tipi di tè e i risultati sono sconvolgenti. Tre gli esami a cui sono stati sottoposti tali prodotti: uno screening sul mercurio, una prova per la presenza del glifosato e una per i pesticidi.
La verità è venuta, dunque, alla luce. Ma come mai in queste bustine sono presenti in così alte percentuali sostanze nocive per l’essere umano? Ecco la spiegazione che gli esperti hanno fornito che è quanto mai semplice e al contempo sconvolgente. La coltivazione del tè nelle grandi piantagioni in Sri Lanka e in India necessita dell’estirpazione dei rampicanti con erbicidi. In particolare, il glifosato spesso potrebbe anche usato sulle piante. Cerchiamo quindi di capire meglio che cosa ingeriamo quando beviamo un bel tè corroborante preparato con materie prima realizzate nei sopra menzionati luoghi.
I risultati del test sul tè: sono sconvolgenti
14 le marche di tè prese in esame e di queste 11 contengono glifosato: ovvero, una sostanza chimica ampiamente usata come erbicida. Definita dall’Oms come “probabile cancerogena“, desta non poca preoccupazione la sua presenza in un prodotto alimentare per di più di così largo consumo. Sempre al di sotto del livello massimo, la quantità di erbicida contenuta in alcune bustine di tè destinate al consumo umano è veramente preoccupante.
La più alta riscontrata è di 0,996 mg/kg e l’indagine de “Il Salvagente” l’ha scoperta nel prodotto Taylor English breakfast. Questa dose corrisponderebbe a quasi la metà di quella massima consentita. Alti livelli sono stati trovati nel tè Pam con lo 0,724, in quello MD con lo 0,598 e in quello Esselunga con lo 0,883 mg/kg.
Dalle analisi effettuate durante questa ricerca è stata anche riscontrata la presenza di tre pesticidi, sempre sotto il livello di legge. Si tratta di fungicidi e insetticidi: in particolare il Biphenbyl con profilo di tossicità non acuto e usato per contrastare muffe e fughi sulla pianta. Presenti tracce di Thiamethoxam che può pregiudicare la vita delle api.
Ravvisate tracce dell’insetticida Alfa_e_Cypermethrins vietati dal 2021 in Europa nel tè Md e in quello Esselunga forse perché prodotti in precedenza all’entrata in vigore di tale normativa. Ecco, dunque, l’elenco delle quattro marche di tè ultime in questa classifica:
- Esselunga tè nero: 0,833 mg/kg di glifosato, pesticidi: 0,012 di Alfa-e-Cypermethrins
- Taylors English Breakfast tea tè nero: 0,996 mg/kg di glifosato, pesticidi: o,oo8 di Biphenyl, 0,034 di Thiamethoxam, 0,038 di Bifenthrin
- Pam tè English breakfast: 0,724 mg/kg di glifosato, pesticidi: 0,007 Carbedazim
- MD Alba Claridge English breakfast miscela tè neri: 0,598 mg/kg di glifosato, pesticidi: 0,015 di Alfa-e-Cypermethrins
