In molti si chiedono se spetti il rateo di tredicesima e quattordicesima nel caso dei titolari di Legge 104. Ecco tutto ciò che c’è da sapere.
La Legge 104 si propone di regolare la materia relativa alla disabilità. In particolare, racchiude la normativa che stabilisce i diritti delle persone diversamente abili, garantendone il rispetto della dignità umana, della libertà e dell’autonomia.
Ciò detto, in molti si chiedono se il beneficio della Legge 104 ha delle ripercussioni sulla busta paga. In particolare, ci si chiede se spetta comunque il rateo di tredicesima e di quattordicesima. Ecco tutto ciò che c’è da sapere al riguardo.
Busta paga e legge 104, cosa sapere su tredicesima e quattordicesima
Come già detto, la legge 104 definisce le modalità attraverso cui le persone handicappate possono far valere i propri diritti. Essa si rivolge, nello specifico, ai soggetti affetti da difficoltà di apprendimento, di integrazione nel mondo del lavoro come anche di relazioni. In sintesi, la legge in questione interviene in materia di disabilità al fine di favorire l’assistenza di coloro che presentano un handicap. Proprio a tal proposito, però, molte persone si chiedono se la titolarità di legge 104 può incidere sullo stipendio, in particolare sul suo importo.
Alla luce di quanto appena detto, può essere utile sapere se i permessi concessi dalla legge in questione possono incidere ai fini del calcolo della tredicesima. A tal proposito, va detto che essi non incidono su di essa. In poche parole, coloro che hanno diritto ai permessi dal lavoro per assistere un familiare affetto da disabilità grave non determinano riduzione sull’importo della tredicesima. Essa, infatti, si calcola sui mesi che risultano essere stati lavorati effettivamente.
In riferimento alla quattordicesima, bisogna innanzitutto dire che spetta solamente ai lavoratori titolari di contratti che la contemplano. Di conseguenza, ciò si significa che chi ne ha diritto la percepisce al di là dei benefici previsti dalla Legge 104. Sostanzialmente, la misura in esame spetta in formula piena, anche se si usufruisce di permessi.
In verità, però, può essere utile sapere che l’unica eccezione è prevista nel caso cui la fruizione dei permessi venga accumulata insieme al congedo parentale ordinario e quello per malattia del figlio. Ad ogni modo, in entrambi i casi si tratta di emolumenti che vengono erogati in due periodi diversi dell’anno. Nel casso della tredicesima, l’erogazione avviene nel mese di dicembre, mentre nel caso della quattordicesima, laddove espressamente prevista nel contratto di lavoro, viene versata nel mese di giugno.
