Diverse persone sono riuscite ad accedere alla pensione con Quota 100 ma hanno anche altre fonti di reddito. Vediamo cosa succede.
Quota 100 non esiste più da un paio di anni ormai. Questa misura prevedeva diverse limitazioni. Vediamo cosa dice la normativa a riguardo di Quota 100 laddove un soggetto abbia anche altre fonti di reddito.
Quota 100 fu introdotta nel 2019 durante il primo Governo di Giuseppe Conte che vedeva coalizzati il Movimento Cinque Stelle capitanato da Luigi Di Maio e la Lega di Matteo Salvini. La misura prevedeva l’accesso alla pensione a soli 62 anni e con 38 anni di contributi. Fu abolita nel 2021 in quanto ritenuta troppo dispendiosa per le casse dello Stato.
Al momento al suo posto c’è Quota 103 con la quale è possibile andare in pensione sempre a 62 anni ma gli anni di contributi non sono più 38, bensì 41. Le pensioni a Quote, sebbene vantaggiose per chi ha iniziato a lavorare molto giovane, presentano anche delle limitazioni. In particolare non si possono avere altri redditi da lavoro.
Quota 100 e casa vacanze: ecco cosa succede
Cosa succede se una persona che è andata in pensione con Quota 100, percepisce altri redditi? La vigente normativa in materia è molto chiara su questo punto.
Quota 100 – esattamente come Quota 103 – è nata con un duplice scopo: da un lato permettere alle persone di andare prima in pensione; dall’altro aveva l’obiettivo di favorire il ricambio generazionale nei luoghi di lavoro. Di conseguenza chi è andato in pensione con Quota 100 non può più tornare a lavorare e, quindi, non può percepire redditi da lavoro. Eccezione fatta per lavori autonomi e occasionali fino a 5000 euro l’anno.
Questo limite resta in vigore fino al compimento dei 67 anni quando un soggetto riceverà la sua pensione di vecchiaia ordinaria e, a quel punto, se lo vorrà potrà anche rimettersi a lavorare. Tuttavia la normativa non vieta di avere altri redditi purché essi non provengano da un’attività lavorativa. Se quindi una persona è andata in pensione con Quota 100 può benissimo avere altri introiti derivanti dall’affitto di una casa vacanza o di altri immobili. In questo caso non sussiste nessuna incompatibilità.
Stesso discorso vale anche per chi accede alla pensione anticipata con Quota 103. Questa misura sembrava dovesse venire soppiantata da Quota 104. Invece il Governo Meloni ha fatto un passo indietro e l’ha riconfermata anche per il 2024 ma ha introdotto alcune penalizzazioni. In primo luogo, dal prossimo anno, l’assegno previdenziale di chi andrà in pensione con Quota 103 non potrà superare di 4 volte l’importo del trattamento minimo dell’Inps.
In seconda battuta le pensioni di chi opterà per Quota 103 saranno ricalcolate per intero con il sistema contributivo puro senza tenere conto delle quote retributive. Infine aumenterà la finestra di uscita che passerà da 3 mesi a 7 mesi per i dipendenti del settore privato e da 6 mesi a 9 mesi per i dipendenti pubblici.
