Assegno Unico aumenta del 30% o 60%, ecco come avere la maggiorazione che porta ossigeno alle famiglie

Assegno unico e universale, come può aumentare l’importo della prestazione a favore della genitorialità e della natalità.

Una delle prestazioni più importanti nel sistema pubblico di welfare è senza ombra di dubbio l’Assegno unico e universale (AUU) che riunisce in un’unica misura quasi tutte i precedenti interventi a favore e sostegno delle famiglie con prole, con l’eccezione del Bonus asilo nido. Si tratta dunque di un trattamento molto atteso da milioni di famiglie, un’autentica boccata d’ossigeno in una fase difficile per l’economia come l’attuale.

AUU riduzione Isee
Assegno unico universale, le somme erogate con l’Isee – (Thefrontpage.it)

L’Assegno unico è versato a tutte le famiglie con figli che presentino richiesta all’Inps, in misura diversa a seconda dell’Isee, del numero e dell’età dei figli, della condizione lavorativa dei genitori, della eventuale disabilità dei figli. Quindi tra gli elementi che ne determinano la portata occorre valutare l‘Isee familiare presentato contestualmente alla richiesta e da aggiornare periodicamente.

Come si incrementa l’importo dell’Assegno unico e universale

Una delle possibili novità introdotta con la prossima legge di bilancio potrebbe essere l’esclusione dal calcolo dell’Isee di Btp (Buono del Tesoro poliennale) e di Buoni postali, fino al limite di 50mila euro. La conseguenza immediata di una scelta del genere sarebbe una riduzione del valore Isee e quindi la possibilità di accedere a maggiori prestazioni assistenziali, compresa quella per la prole.

Esclusione Btp e buoni postali dall'Isee, conseguenze
Isee più basso, cifre maggiori per l’Assegno unico – (Thefrontpage.it)

Per l’assegno unico e universale quindi vi è la possibilità concreta di avere importi maggiori, essendo la misura determinata tra l’altro dal suo valore. Minore è il valore dell’Indicatore della situazione economica equivalente, maggiore è la somma erogata dall’Inps. Gli importi dettagliati sono consultabili nelle tabelle presenti nel sito dell’Istituto di previdenza sociale, nelle pagine dedicate alla prestazione.

Per avere un’idea di massima, le cifre erogate vanno da 189,20 euro per figlio minore con Isee fino a 16.215 euro a 54,10 euro per un figlio minore senza la presentazione dell’Isee o con Indicatore pari o superiore a 43.240 euro. Come accennato, le somme possono essere aumentate in caso di nuclei familiari numerosi, condizioni lavorativa dei genitori, figli con età inferiore ai tre anni, condizione di disabilità dei figli.

Da ricordare che la prestazione viene erogata su richiesta per via telematica sul sito dell’Inps previa identificazione mediante credenziali personali Spid, Cie e Cns. Alla domanda deve essere allegato il modello Isee in corso di validità per l’anno di riferimento, in caso contrario gli importi erogati saranno quelli minimi previsti dalla norma. Successivamente si può spedire l’Isee entro il 30 giugno, ottenendo così la differenza tra somme minime e quelle riferite all’Isee familiare, con decorrenza alla data di presentazione della domanda.

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